Domenica 10 febbraio le tigri gialloverdi cominceranno l’avventura nella pool promozione con la prima giornata che si disputa in trasferta a Ravenna mentre il debutto interno sarà la settimana successiva con San Giovanni in Marignano.
Sulla linea di partenza, come ricordato più volte, si presenteranno le squadre classificate nei primi cinque posti al termine della prima fase del campionato che è stata definita in maniera anomala stagione regolare.
La formula del campionato prevede che le dieci compagini elette si portino in dote i punti che sono stati conquistati negli scontri diretti, ossia solo quelli acquisiti con le avversarie che hanno avuto accesso alla seconda fase.
Al via per chi ambisce al salto di categoria questa è la situazione: Perugia 16, Soverato 15, San Giovanni in Marignano 15, Mondovì 14, Orvieto 13, Trento 12, Torino 11, Caserta 11, Martignacco 7, Ravenna 6.
Per parlare delle aspettative interviene il presidente Flavio Zambelli: «Il cammino svolto sino ad ora ci consegna alcune sicurezze e qualche rammarico. Comincia ora la pool promozione con otto squadre racchiuse in cinque punti, noi siamo a sole tre lunghezze dalla capolista Perugia. Questo dimostra il grande equilibrio che vige nella categoria. Come abbiamo visto nella prima fase, gli incontri tra le squadre di medio-alta classifica sono stati sempre livellati e decisi da due-tre palloni in ogni set. Questa parte di stagione ci rende consapevoli di avere a disposizione uno staff ed un gruppo di atlete con le qualità tecniche giuste per raggiungere buoni traguardi e vincere partite importanti e delicate. Proprio per questo è ben presente in tutti noi anche un certo rammarico per l’eliminazione nei quarti in coppa Italia, seppur per mano di una buonissima squadra come San Giovanni in Marignano che aveva il vantaggio di giocare in casa. La bella vittoria di Sassuolo nella finale di questa competizione insegna che non ci sono limiti nello sport, soprattutto nella pallavolo che nel fine settimana scorso ha fatto vedere la sua autentica imprevedibilità e spettacolarità. Le emiliane hanno vinto un trofeo molto importante con un organico composto per lo più da giovani nate tra il 1998 e il 2000. Questo servirà da stimolo anche alle ragazze della mia squadra che sono pur sempre giovani ma con una media di età più alta rispetto alle vincitrici della coccarda tricolore, e con un curriculum che garantisce un certo bagaglio anche di esperienza. Perciò la giovane età deve essere presa come virtù e punto di forza, non come alibi e segno di immaturità o inesperienza come generalmente vengono additate questo tipo di formazioni. Sono convinto che, visto l’equilibrio e l’imprevedibilità di questo torneo vadano evitati proclami eccessivi, certamente però posso affermare che abbiamo le caratteristiche per fare un finale di campionato all’altezza della nostra tradizione recente e passata». (foto Maurizio Lollini)