ORVIETO (TR) – Ultima trasferta della pool promozione per la Zambelli Orvieto che domenica 7 aprile (con consueto fischio d’inizio fissato per le ore 17) cerca di ritrovare il sorriso in uno dei campi più ostici della serie A2 femminile.
Per le tigri gialloverdi che devono difendere la settima posizione della classifica, è questo l’appuntamento più delicato della seconda fase stagionale, un crocevia fondamentale per capire se si può ancora puntare ai play-off.
Lo scoglio è durissimo, la Barricalla Cus Torino è una squadra che non ha mai perso tra le mura amiche, raccogliendo in tutta la stagione solo affermazioni, dodici in altrettante gare disputate.
Numeri pazzeschi, frutto di una crescita costante da parte delle ragazze di coach Michele Marchiaro che provengono dal successo nel derby piemontese e che tornano ad abbracciare il proprio pubblico dopo due turni esterni.
Le settentrionali sono attualmente terze della graduatoria ed inseguono il miglior piazzamento facendo leva sui punti di forza che rispondono al nome dell’opposta Roneda Vokshi e della centrale Daniela Gobbo.
Il team ospite diretto dal tecnico Matteo Solforati ha dovuto inghiottire diversi bocconi amari nelle ultime settimane ma è ancora voglioso di sparare tutte le cartucce a disposizione per coronare il sogno degli spareggi promozione.
Tra le rupestri non manca la fiducia, il gruppo ha la consapevolezza di poter puntare sulla precisione della libero Giada Cecchetto in seconda linea e sulla capacità offensiva della schiacciatrice Sofia D’Odorico a rete.
Nel bilancio degli scontri diretti ci sono tre precedenti d’archivio, tutte e tre le volte le torinesi sono riuscite a prevalere al tie-break, per questo quarto duello sono stati designati gli arbitri Paolo Scotti (CR) e Giovanni Giorgianni (ME).
Possibili titolari Torino: ad alzare Morolli in diagonale con Vokshi, in zona-tre Gobbo e Mabilo, attaccanti ricevitrici Coneo e Fiorio, libero Lanzini.
Probabile sestetto Orvieto: Prandi in regia, Decortes opposta, Ciarrocchi e Montani centrali, D’Odorico e Bussoli alla banda, Cecchetto libero.
(foto Maurizio Lollini)